Regolamenti e normative EU antincendio

cinque estintori per la sicurezza antincendio
Estintori

I regolamenti e le normative UE antincendio sono progettate per garantire la sicurezza degli edifici e delle persone in caso di incendio. Attraverso una serie di direttive, regolamenti e norme armonizzate, l’UE mira a promuovere standard uniformi che riguardano diverse aree, tra cui la sicurezza dei prodotti, la sicurezza nei luoghi di lavoro e dei consumatori, la salute pubblica e l’ambiente. Questo quadro normativo è progettato per facilitare il commercio tra gli Stati membri, eliminando le barriere e garantendo che prodotti e servizi rispettino gli standard di sicurezza antincendio essenziali definiti dall’EU. 

Queste disposizioni stabiliscono linee guida e requisiti specifici che devono essere seguiti per prevenire, gestire ed affrontare situazioni di incendio. Gli standard di sicurezza antincendio definiscono aspetti come la progettazione e l’installazione di sistemi di allarme, estintori, vie di fuga, illuminazione di emergenza e impianti di spegnimento. Le norme specificano anche procedure di evacuazione, addestramenti periodici per il personale e la necessità di tenere aggiornati e funzionanti tutti i dispositivi antincendio

Normative EU antincendio: La norma vigente in materia di incendi

Il principale riferimento normativo è il Codice di Prevenzione Incendi. In particolare, il D.Lgs dell’8 marzo 2006, n° 139, noto come codice di prevenzione incendi. Il decreto legislativo disciplina la prevenzione incendi e la sicurezza antincendio negli edifici. Questo codice reperisce le direttive europee in materia di sicurezza antincendio e stabilisce requisiti specifici per garantire la protezione delle persone e dei beni in caso di incendio.

operatore durante il controllo del piano di evacuazione di un edificio
Controllo del piano di evacuazione

I punti chiave del decreto legislativo sono:

  • Progettazione antincendio
  • Classificazione degli edifici
  • Impianti di protezione attiva e passiva
  • Formazione del personale
  • Verifiche

Il Codice di Prevenzione Incendi diventa obbligatorio per le nuove attività commerciali o industriali, nonché per le operazioni di modifica o ampliamento delle attività esistenti. Durante l’implementazione di tali interventi, è essenziale garantire la piena conformità alle disposizioni del Codice, sia per le aree direttamente coinvolte che per quelle non soggette a modifiche. In caso di incongruenze tra le parti non coinvolte e i cambiamenti apportati, è fondamentale assicurare che tali settori mantengano comunque un grado di compatibilità con i requisiti di sicurezza antincendio previsti. Nel caso in cui ciò non sia ottenuto, la parte  interessata dagli interventi sarà soggetta a criteri generali di prevenzione degli incendi. In alternativa, è possibile estendere l’applicazione del Codice di Prevenzione Incendi all’intera attività, anche se solo porzioni limitate dell’edificio sono coinvolte nelle modifiche. 

Aggiornamenti del codice di prevenzione incendi

segnaletica di sicurezza all'interno di un edificio
Segnaletica di sicurezza

Il codice di prevenzione incendi ha subito rilevanti aggiornamenti, grazie a una serie di decreti ministeriali che hanno introdotto modifiche mirate per migliorare l’efficacia delle disposizioni normative. Uno degli interventi più significativi è stato introdotto dal:

Vedi Anche:  Attività Soggette a CPI

 D.M. del 22 novembre 2022, entrato in vigore il 1 gennaio 2023: Ha introdotto il capitolo focalizzato sulle attività di intrattenimento e spettacolo pubblico. Il capitolo è stato introdotto all’allegato 1 del D.M. del 3 agosto 2015 (che approvava le norme tecniche di prevenzione incendi, ai sensi dell’articolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139).

Normative EU antincendio generali

La normativa antincendio rappresenta un corpo di regole e disposizioni fondamentali per garantire la sicurezza e la prevenzione degli incendi in diverse contestualità. vediamo in generale le varie norme e regolamenti: 

operatore spegne un incendio utilizzando un estintore
Operatore spegne l’incendio

D.P.R. 1 Agosto 2011 – Regolamento di prevenzione incendi

Il regolamento di prevenzione incendi svolge un ruolo fondamentale nell’identificare e regolamentare le attività soggette ai controlli mirati a prevenire e gestire situazioni di emergenza legate agli incendi. Si articola attraverso diverse fasi e procedure, inizialmente focalizzate ad individuare  le attività soggette ai controlli di prevenzione incendi. Si stabiliscono le linee guida per il deposito dei progetti relativi agli impianti e alle strutture, definendo i requisiti necessari per la sicurezza antincendio. Il processo di esame dei progetti segue criteri rigorosi, valutando attentamente gli aspetti tecnici, strutturali e normativi al fine di garantire la conformità alle disposizioni di sicurezza. Inoltre, il regolamento prevede la realizzazione di visite tecniche periodiche volte a verificare e mantenere gli standard di sicurezza antincendio. In casi eccezionali, sono contemplate deroghe a specifiche normative, soggette all’approvazione delle autorità competenti. La responsabilità della verifica delle condizioni di sicurezza antincendio è affidata al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, in conformità con la vigente normativa di riferimento. L’obiettivo primario di questo regolamento è assicurare la massima tutela.

  • D.Lgs 9 Aprile 2008 – Testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro:

Il Testo Unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, istituito con il Decreto 81/08, ha l’obiettivo primario di stabilire regole e misure preventive per garantire la sicurezza in vari contesti lavorativi. La legge mira a evitare o minimizzare l’esposizione dei lavoratori a rischi legati alle attività lavorative, prevenendo infortuni, incidenti e malattie professionali. In altre parole, la sicurezza sul lavoro, come definita dal Testo Unico, è la condizione che permette a tutti i lavoratori di svolgere le proprie attività in un ambiente sicuro, riducendo al minimo il rischio di incidenti o problemi di salute correlati al lavoro.

  • D.M. 9 Marzo 2007 – Prestazioni di resistenza al fuoco:

Il Decreto fornisce le linee guida per determinare le prestazioni di resistenza al fuoco necessarie per le costruzioni soggette al controllo del corpo dei vigili del fuoco. Queste disposizioni si applicano esclusivamente alle attività non regolate da specifiche normative tecniche di prevenzione incendi. In altre parole, il decreto delinea i criteri per la valutazione della resistenza al fuoco delle costruzioni in settori dove non sono presenti regole tecniche specifiche in materia di prevenzione incendi. Si tratta di un quadro normativo mirato a stabilire la classe di resistenza al fuoco che le costruzioni devono possedere, garantendo così un adeguato livello di sicurezza. 

  • D.Lgs 8 marzo 2006 – Funzioni e compiti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco:
Vedi Anche:  Attività Soggette a CPI

Il Decreto Legislativo regola le funzioni e i compiti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, in ottemperanza all’articolo 11 della legge 29 luglio 2003, numero 229. Questo atto normativo rappresenta un importante riassetto delle disposizioni concernenti l’organizzazione e le responsabilità del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, con l’obiettivo di ottimizzare le funzioni e garantire un intervento più efficace in situazioni di emergenza. 

  • D.M 10 Marzo 2005 – Classi di reazione al fuoco

Il Decreto assume un ruolo di rilievo nella definizione delle “Classi di reazione al fuoco” dei prodotti da costruzione, introducendo una classificazione fondamentale per garantire la sicurezza in caso di incendio in vari contesti edilizi. La normativa si concentra sulla categorizzazione dei materiali in base alle loro risposte al fuoco, fornendo indicazioni per la prevenzione e il controllo degli incendi. Inoltre, è importante evidenziare il D.M. del 16 febbraio 2009, che affronta i “Requisiti di reazione al fuoco dei prodotti da costruzione” installati in attività soggette a specifiche disposizioni tecniche di prevenzione incendi, secondo il sistema di classificazione europeo. Questa ulteriore disposizione contribuisce a garantire un approccio sicuro nella gestione della reazione al fuoco dei materiali da costruzione, assicurando la conformità agli standard di sicurezza sia a livello nazionale che europeo

  • Circolare N. 4 1 Marzo 2001 – Prevenzione incendi e sicurezza delle persone con disabilità:

Le disposizioni contenute nella circolare mirano a garantire un’adeguata gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro dove sono presenti persone con disabilità. Un aspetto fondamentale è la verifica e il controllo per assicurare il rispetto delle linee guida stabilite. La circolare sottolinea l’importanza di adottare misure specifiche per garantire la sicurezza e la tempestività delle evacuazioni in caso di incendio o altre situazioni di emergenza, tenendo conto delle esigenze e delle condizioni particolari delle persone con disabilità. 

  • D.P.R. 6 Giugno 2011 – Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia:
Vedi Anche:  Attività Soggette a CPI

Un quadro normativo che disciplina le costruzioni e le attività edilizie. All’interno di questo testo, l’articolo 80 fa specifico riferimento al rispetto di normative fondamentali, tra cui quelle antisismiche, antincendio e di prevenzione degli infortuni. In particolare, l’articolo 80 delinea l’obbligo per le costruzioni di adeguarsi a precise norme di sicurezza, sottolineando l’importanza di adottare misure preventive per: rischi sismici, prevenire incendi e assicurare la sicurezza generale degli occupanti

  • D.M. 19 Agosto 1996 – Prevenzione incendi nelle attività in locali di pubblico spettacolo:

Si occupa della regolamentazione delle misure di sicurezza antincendio nei luoghi destinati a spettacoli pubblici, intrattenimento e manifestazioni. L’ambito di applicazione di questo decreto riguarda un insieme di fabbricati, ambienti e luoghi specificamente destinati allo svolgimento di attività di pubblico spettacolo. Tra gli elementi vi sono anche i servizi, i disimpegni e altri contesti ad essi collegati. L’obiettivo principale di questa normativa è garantire la massima sicurezza degli spettatori, del personale e dei partecipanti a eventi pubblici, riducendo al minimo il rischio di incendi e assicurando l’adozione di misure preventive adeguate

  • D.M. 9 Aprile 1994 – Regola tecnica di prevenzione incendi per la costruzione e l’esercizio di edifici e locali adibiti ad attività ricettive turistico/alberghiere:

Questa normativa stabilisce le disposizioni e le misure specifiche atte a prevenire e gestire incendi in strutture adibite a servizi ricettivi turistico-alberghieri, garantendo la sicurezza degli ospiti e del personale. Successivamente aggiornato con le modifiche introdotte dai DM 6 ottobre 2003 e DM 3 marzo 2014. In generale, la regola tecnica contenuta nel Decreto stabilisce i requisiti relativi all’edificazione, alla progettazione e all’operatività di strutture alberghiere dal punto di vista della sicurezza antincendio. Ciò può includere aspetti come la disposizione di sistemi di allarme, l’installazione di attrezzature antincendio, la definizione di vie di fuga, l’adozione di materiali resistenti al fuoco e altri criteri specifici.

A cosa serve la normativa antincendio?

La normativa di prevenzione incendi ha lo scopo principale di prevenire, gestire ed eventualmente limitare gli incendi, riducendo al minimo i rischi per la sicurezza delle persone, la protezione del patrimonio e la salvaguardia dell’ambiente. Le leggi e le regolamentazioni antincendio definiscono standard, procedure e requisiti che devono essere seguiti in vari contesti, tra cui edifici, impianti industriali, spazi pubblici e attività commerciali.

dispositivi antincendio sulla patere di un edificio
Dispositivi antincendio e segnaletica

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